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L’efedra fragile si trova solo in Sicilia,
Sardegna e Calabria spesso insieme al ginepro
coccolone, in un’associazione vegetale
caratteristica delle dune costiere (Ephedro-Juniperetum
macrocarpae). Resiste bene all’aridità, alla
salinità ed alle insolazioni intense. È
distribuita nella parte occidentale del bacino
mediterraneo.
La Fauna
La fauna presente nella zona è
ricchissima di uccelli e varia in base alle
stagioni ed alla fisiologia degli animali
stessi: in estate i pantani riducono molto la
loro profondità per l’evaporazione e non offrono
le stesse opportunità del periodo primaverile.
In giugno-luglio restano solo pochi migratori
estivi. A metà agosto è in pieno svolgimento la
migrazione autunnale per cui è possibile
avvistare molti ciconiformi, soprattutto aironi
cinerini, garzette e le rare spatole che, fatto
eccezionale, qui a Vendicari accorrono numerose
e con grande regolarità. Ai gabbiani rosei si
uniscono i reali e i corsi, che rimarranno per
tutto settembre.
Le prime intense piogge
rappresentano un momento importante perché
segnano l’arrivo dei piccoli trampolieri, come gambecchi e piovanelli, di ritorno dalle aree di
riproduzione in stormi numerosissimi molto
ricchi in specie che si trattengono sino a tutto
ottobre e, se l’inverno non sarà molto piovoso,
qualche individuo si fermerà a svernare.
Alla fine di ottobre arrivano le varie specie
d’anatra, mentre ai primi di novembre, giungono
altre specie di gabbiano, come il comune e gli
adulti di corallino provenienti dal Mediterraneo
Orientale (i giovani svernano in Atlantico).
Nei mesi autunnali sarà possibile avvistare i
bellissimi fenicotteri provenienti dalla
Camargue francese, che qui fanno tappa durante
la migrazione che li porterà a trascorrere
l’inverno in Tunisia.
La
gru, invece, è un raro visitatore. In dicembre,
ad inverno avviato, vengono le folaghe, che però
non sono regolari nella loro presenza e ancora
oche, cigni reali, anatre di profondità e di
superficie, soprattutto volpoche, che qui a
Vendicari rappresentano la maggiore popolazione
svernante d’Italia. Sono anatre grosse, nere e
bianche, che sono state scelte come simbolo
della riserva. In
inverno si possono osservare anche grossi gruppi
di gabbiano zafferano. Qui svernano regolarmente
anche l’upupa e il pettazzurro che, di norma,
trascorrono l’inverno in Africa. Sul mare, in
questo periodo, le sule pescano a pochi metri
dalla costa e gli stercorari intorno all’isola.
Sverna qui anche l’occhione, trampoliere di
dimensioni medio-grandi in rapido declino in
Europa. Dall’inizio di febbraio inizia la
migrazione degli svernanti, che risalgono verso
le zone di nidificazione e la palude vedrà
mutare rapidamente il suo aspetto a causa delle
ondate migratorie. A fine marzo e per tutto
aprile ci sarà il massimo della varietà: tra i
limicoli (trampolieri di dimensioni piccole e
medie dal lungo becco sottile, specializzato a
frugare alla ricerca di cibo nelle sabbie e nei
fanghi palustri) si distingue il cavaliere
d’Italia.
Tra le presenze più curiose figura il mignattaio, un ibis dagli splendidi riflessi
color porpora che è l’animale simbolo della
Riserva del Biviere di Gela, altra area Ramsar
siciliana in provincia di Caltanissetta. Nello
stesso tempo sulle dune e nelle campagne
circostanti passano gruppi di decine di tortore,
coloratissimi rigogoli, cuculi e upupe.
I
cespugli e gli alberi della macchia ospitano i passeriformi di ritorno dall’Africa. Per tutta
la prima metà di maggio domineranno i piccoli
trampolieri: la loro presenza dipenderà dal
livello dell’acqua.
La nidificazione a Vendicari
è meno significativa rispetto ai Pantani della
Sicilia Sud-orientale che, a 20 km di distanza,
presentano un livello dell’acqua e un
salicornieto con condizioni più idonee alle
esigenze del cavaliere d’Italia.
A Vendicari
nidificano il fratino, le gallinelle d’acqua, i
porciglioni, le cannaiole, e qualche esemplare
di tuffetto.
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