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La storia di questi luoghi
può essere divisa in fasi: la I è quella detta Pantalica I (1270/1050 a.C.), maggiormente
documentata e che dà nome alla cultura siciliana
dell’Età del Bronzo recente, le tombe (2.000) si
trovano sul versante nord e sotto la chiesa
rupestre di S. Nicolicchio.
Accanto
alle tombe, a grotticella artificiale a
inumazione, si trovano pochi resti del palazzo
del Principe (anaktoron), edificato sulla
dorsale che separa la valle dell’Anapo a sud, da
quella del Calcinara a nord, a pianta
rettangolare, diviso in sei ambienti
quadrangolari, a cui sono stati aggiunti, in
periodo posteriore, un corridoio ed un vano più
ampio degli altri, dove sono state trovate forme
di fusione in arenaria e resti di oggetti in
bronzo che fanno pensare alla presenza di una
fonderia. La struttura del palazzo presenta, nel
filare inferiore, alternanza di grossi blocchi
megalitici con altri a riempimento interno, più
piccoli.
La fase successiva di Pantalica II
(cultura del Cassibile 1050/850 a.C.) è
rappresentata solo da tre corredi funerari.
Nella fase di Pantalica III (facies culturale
Pantalica sud, 850/730 a.C., prima età del
Ferro) il sito torna ad essere pieno di
fermento, secondo quanto testimoniano i resti
trovati nelle tombe: ceramiche dipinte e
lavorate al tornio, lavori in bronzo e manufatti
in ferro.
La fase di Pantalica IV con facies
(impronta-stile) detta Finocchito, si è
sviluppata tra la seconda metà dell’VIII sec. e
la prima metà del VII a.C., quando i coloni
greci si erano già insediati in Sicilia.
Quasi
sicuramente Siracusa dovette essere lo scalo
marittimo di questo centro difficilmente
raggiungibile ma, quando aumentò la potenza di
questa, diminuì quella dell’altra che venne via
via abbandonata.
Ad età greca risale il muro
della Sella di Filiporto ed al periodo
ellenistico-romano il santuario, che si trova su
una terrazza sotto il palazzo del Principe,
dedicato a Demetra e Kore. Questo sito si
ripopolò durante le incursioni arabe grazie alla
sua impervia posizione.
Ne rimane traccia nelle
abitazioni trogloditiche dell’alto medioevo e
nelle chiesette rupestri bizantine: San Micidiario, San Nicolicchio, la chiesa del
Crocefisso e, nella valle della Cavetta, nel
gruppo di escavazioni rupestri del periodo
medievale. |