SicilyOnTour.com - Itinerari alla Scoperta della Sicilia

pixel
  SicilyOnTour.com Home Page Tutti gli Itinerari di SicilyOnTour.com Contattaci  

SicilyOnTour.com Italian Version of WebSite

SicilyOnTour.com English Version of WebSite

 
 

 

Content on this page requires a newer version of Adobe Flash Player.

Get Adobe Flash player

 
 
Home Page Castelli Medievali Parchi Letterari Arti e Tradizioni Riserve Naturali Parchi Archeologici Tutti gli Itinerari
 
 
Itinerari e Luoghi da Scoprire
  Itinerari nelle Province Siciliane
Agrigento Palermo
Caltanissetta Ragusa
Catania Siracusa
Enna Trapani
Messina
   Principali Itinerari Turistici Siciliani

Itinerario dei Castelli Medievali di Sicilia

Nati per difendere, oggi fortezze che conquistano con la loro bellezza...

Itinerario dei Parchi Letterari di Sicilia

La magia della Sicilia nelle pagine dei siciliani...

Itinerario delle Arti e Tradizioni Popolari

Scrigni preziosi per conservare profonde radici...

Itinerario Naturalistico, Parchi e Riserve

Là, dove gli Dei vivevano aggirandosi come uomini...

Itinerario Storico Archeologico

Qui la storia millenaria dell'isola sembra parlare direttamente...

Tutti gli Itinerari >>

SicilyOnTour.com Partnership

Prestiti Personali

Con Finatel fino a 50.000 €. Supertasso. Zero Spese. Esito Immediato.

Finanziamenti

Aliprestito ti finanzia subito fino a 75.000 €. Scopri Come!

Inserisci il tuo Link qui!

ITINERARIO NATURALISTICO DI SICILIA
Home Page > Le nove Province Siciliane > Itinerari nella Provincia di:
Agrigento Caltanissetta Catania
Messina Palermo Ragusa
Siracusa Trapani    
Enna
:: Le Riserve Naturali della Provincia di Ragusa

<<< segue

Questa terra ospitò numerosi colonizzatori, Greci o provenienti dalle vicine colonie della Magna Grecia, e vi sorse la città di Camarina, che nei secoli ha alternato periodi di espansione ad altri di decadenza. Il fiume Ippari scorre per circa 20 chilometri in una splendida valle i cui versanti in passato erano ricoperti da boschi molto fitti. E' formato dalle acque di tre fonti, che emergono una a nord-est di Vittoria, l'altra sotto Chiaramonte dalle antiche fonti di Cifali e Favarotta, e infine nella Fonte Diana nella piazza di Comiso. Nella glottologia antica il fiume Ippari viene in vario modo nominato: Ipparis da Pindaro, Hipparin da Silio Italico, Ipòron da Tolomeo, Hyparius da Vibio, Fiume di Cammarana nel Medio Evo. Ippari era il dio dei cavalli e ad esso venne dedicato il fiume nella cui valle pare che fossero presenti numerosi allevamenti. In passato, come descritto nei testi storico geografici di Autori antichi, la portata del fiume doveva essere molto più consistente, tanto da essere navigabile.

Tale ipotesi è avallata dall'interpretazione data da diversi Autori ai versi di Pindaro nell' Ode V. E' molto probabile che al fiume dovessero essere affidati i tronchi degli alberi tagliati dai boschi localizzati lungo le sue sponde, che la corrente trascinava verso la foce sino alle acque calme della palude posta in vicinanza della foce. Infatti, a monte del cordone dunale posto tra il promontorio di Camarina e gli scogli di Scoglitti è esistita la Palude di Camarina (Camarina Palus), originata dalle gigantesca ostruzione formata da barre dunali (limne) di sabbia accumulata dal vento fra i due versanti della valle dell'Ippari, proprio prima che il fiume raggiungesse il mare. In seguito a una pestilenza intorno al 265 a.C., i coloni greci pensarono di prosciugare la palude e chiesero il responso all'oracolo di Delfi.

La Pizia sconsigliò la bonifica; i camarinesi non ne tennero conto e prosciugarono la palude. Nell'ultimo tratto del fiume venne costruito il "Porto-Canale", navigabile anche con navi onerarie, dotato di banchine di caricamento a spina di pesce. Lo citano nei loro rapporti alcuni ingegneri militari del Cinquecento come il fiorentino Camillo Camilliani ed il senese Tiburzio Spannocchi.

Venne costruito anche un antemurale per proteggere il porto-canale dai marosi e i cui resti sono tutt'oggi visibili anche se semisommersi. Nella parte a Sud-Ovest del limne si formò in epoche successive (Medio Evo) un altro lago, "il Salito", l'etimologia del nome è probabilmente dovuta alla salinità dell'acqua.

La distanza tra i due specchi d'acqua era ricoperta da canneti, giunchi ed erbe in modo tale da apparire un unico corpo idrico. Attualmente, a seguito delle opere di bonifica effettuate nella prima metà del '900 queste aree umide costiere sono state prosciugate per mezzo di una serie di canalizzazioni artificiali.

La riserva occupa la parte bassa del corso del fiume Ippari e ricade geologicamente nella zona di transizione verso l'avanfossa Gela-Catania, identificata come Piana di Vittoria, al limite sud occidentale dell'altipiano ibleo. La morfologia del paesaggio è strettamente connessa con il diverso grado di erosione delle rocce affioranti. Altimetricamente si passa dalla quota 40 metri s.l.m. di Contrada Cammarana a quella di 180 metri s.l.m. sotto l'abitato di Vittoria. La valle del fiume, impostata su strutture tettoniche (faglie) a direzione Sud Ovest - Nord Est, è ricoperta da depositi alluvionali. La sua particolare ampiezza nell'area compresa tra l'abitato di Vittoria e la foce, ha consentito l'insediamento dell'Uomo che ha utilizzato i terreni per l'agricoltura.

Nell'area della foce erano presenti in passato vaste zone paludose: attualmente dopo le bonifiche dell'inizio del XX secolo, sono state prosciugate; sono stati inoltre costruiti argini artificiali del fiume per evitare il dilavamento. Gli imponenti cordoni dunali presenti alla foce sono stati distrutti dall'uomo che ne ha prelevato la sabbia.

La Flora

Uscendo dal centro abitato di Vittoria e dirigendosi verso S. Croce Camerina, si incontra, su terreni di rocce biancastre e tenere (Trubi), una vegetazione particolare costituita essenzialmente da un sottobosco di Rosmarino, Timo e Lentisco che accompagna un bosco di pini particolari, dal portamento contorto e sofferente: i Pini d'Aleppo (Pinus halepensis). Lungo la valle del fiume Ippari, in particolare nelle zone più impervie, questa specie non è rara e costituisce una pineta per la quale gli studiosi hanno ipotizzato un origine autoctona e naturale.

continua >>>

 
 

Home Page | Partnership | Scambio Links | Contattaci | English Version | SEO-Map