ITINERARIO RAGUSA, DONNAFUGATA, CAMARINA,
SCOGLITTI , M. DI RAGUSA
Partendo
da Ragusa, prendendo in direzione di Santa Croce
Camerina, a circa 20 km dalla citta' possiamo
raggiungere il castello di Donnafugata. Di
grande effetto scenografico, e per questo piu
volte utilizzato come set cinematografico, esso
deve il proprio nome a un toponimo di origine
araba risalente all'anno Mille, la cui
traduzione suona come "fonte della salute",
trasformato poi a livello dialettale in "Ronnafuata"
e "Donnafuata". Nella forma attuale il castello,
o villa residenziale, e da far risalire alla
seconda meta dell'Ottocento: edificato da
Corrado Arezzo, barone di Donnafugata, nel corso
dei secoli esso subisce diversi rimaneggiamenti
tanto the nessuno stile ben definito gli risulta
proprio: la grande terrazza della facciata e i
due torrioni rotondi sono affiancati da piccole
logge tardo rinascimentali e dalla loggetta in
stile gotico veneziano degli inizi del
Novecento.
Delle totali 122 stanze, solo in
parte aperte al pubblico, previa comunicazione
agli uffici comunali di Ragusa, si possono
visitare quelle situate al primo piano,
sufficienti, comunque, a rendersi conto
dell'atmosfera particolarmente sfarzosa e
imponente. Circondano il castello ben
otto ettari di parco, arricchito dalla presenza
di una costruzione neoclassica (chiamata Coffee-house), un labirinto, grotte artificiali
e curiosi quanto ormai insoliti meccanismi
nascosti, definiti "scherzi", il cui scopo era
un tempo quello di intrattenere piacevolmente
gli ospiti del barone. Dal castello ci spostiamo
verso la costa per visitare le rovine di
Camarina.
Questa
città, colonizzata dai Siracusani nel 598 a.C.,
dopo aver subito varie distruzioni nel tentativo
di rendersi indipendente dalla madrepatria, fu
definitivamente saccheggiata dai Romani nel 258
a.C. Dell'antico insediamento, che si estendeva
su tre colli, dei quali il piu importante era
quello di Cammarana, presso la foce del fiume
Ippari, si conservano parti delle mura e la
grande torre. Interessanti sono i resti di
alcune abitazioni ellenistiche: la casa
dell'Altare, cosi chiamata per via dell'altare
ritrovato al centro del cortile; la casa
dell'Iscrizione e la casa del Mercante, dove
sono stati rinvenuti alcuni pesi e strumenti di
misura. Sono giunti a noi anche pochi resti
dell'Athenaion risalente al V secolo a.C.,
alcuni tratti del porto, e diverse necropoli,
come quella di Passo Marinaro e Randello. Il
materiale qui rinvenuto e conservato nei musei
archeologici di Ragusa e di Siracusa. A
Cammarana ha invece sede un Antiquarium, ove
sono custoditi reperti delle zone circostanti.
L'insieme dei ritrovamenti ha reso possibile la
ricostruzione dell'impianto della citta, che
doveva essere tra i piu begli esempi di
urbanistica del IV secolo a.C. Da Camarina,
verso nord, seguendo la Costa, possiamo ammirare
il centro balneare di Scoglitti con le sue
attrezzate spiagge; a partire da qui, fino alla
foce del fiume Acate, al confine della
provincia, si estendono i macconi, assolutamente
da vedere. Si tratta di alte dune di sabbia,
sulle quali fiorisce la retana, una specie di
ginestra dai fiori bianchi e molto profumati,
che vegeta anche sulla costa africana della
Tunisia. Tornati a Camarina, ci dirigiamo ora a
Santa Croce Camerina, centro agricolo e
floricolo.
Da
vedere la chiesa Madre del XIII secolo e
rimaneggiata nel Settecento. L'interno, a tre
navate, conserva una copia della Madonna di
Loreto del Caravaggio e una statua di San
Giuseppe. Accanto alla chiesa c'e' palazzo Pace,
in stile liberty, mentre fuori dal centro, in
localita' Mezzagnone, possiamo ammirare edifici
antichi come "u vagnu", costruzione del IV-VI
secolo, realizzata in conci di calcare, con
pianta a croce. Dirigendoci ora verso Pozzallo,
tra punta Secca e Casuzze possiamo visitare, gli
Interessanti scavi di Caucana, ove e stato
recentemente istituito il Parco Archeologico di
Caucana. Il grande interesse di quest'area
costiera ha determinato lo sviluppo di una buona
attività turistica. Percorrendo la costa in
direzione sud e indirizzandoci verso Scicli
arriviamo a Marina di Ragusa, un tempo centro
per I'esportazione della pietra asfaltica e
delle carrube, ora centro balneare molto
frequentato e dotato di grande capacita'
ricettiva. Il nome originario, Mazzarelli
("piccolo porto"), venne sostituito dall'attuale
nel 1928. Vi si trova una torre del Cinquecento
fatta innalzare dai Cabrera e in parte
restaurata in stile moderno.
continua >>> |