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Qui le
condizioni ambientali consentono la vegetazione
di alcune specie di tipo erbaceo e talvolta
arbustivo. Essendo limitato lo sviluppo in
altezza dei vegetali per lo spirare di venti
freddi, essi restano striscianti al suolo e
riparati negli anfratti rocciosi. Si sviluppano
così le piante a cuscinetto, pulvinanti, come la
ginestra del Cupani (Genista cupanii), il
ginepro emisferico (Juniperus communis subsp.
hemisphaerica) e l’astragalo delle Madonie (Astragalus
nebrodensis).
Il faggio, a causa anche dei tagli
irrazionali verificatisi nei tempi passati,
vegeta solo in aree ristrette prevalentemente
esposte a Nord, ridotto talvolta a forma
arbustiva. Moltissime le piante rare e talvolta
uniche e monumentali presenti sulle Madonie.
Oltre alle già citate, vanno menzionati:
l’agrifoglio presente a Piano Pomo, al limite
tra il territorio di Castelbuono e Petralia
Sottana, con esemplari che raggiungono anche i
15 metri di altezza; l’abete delle Madonie (Abies
nebrodensis), particolarissimo albero endemico
di singolare bellezza, che vegeta esclusivamente
sul Vallone Madonna degli Angeli con una
popolazione oggi costituita da 31 esemplari
unici in tutto il mondo.
La Fauna
Un
tempo sulle Madonie vivevano il lupo, il cervo e
il daino, il guforeale, il gipeto e il grifone.
Ma per fortuna, nonostante resti il rammarico
per l’estinzione di queste specie animali, sono
ancora molteplici e diversificate quelle che
popolano le terre ed i cieli sulle Madonie.
Infatti un’altissima e significativa percentuale
delle specie animali esistenti in Sicilia sono
presenti anche nell’area madonita. Il parco non
racchiude al suo interno gli animali come in un
grande giardino zoologico. Gli animali
selvatici, molto diffidenti, si offrono
difficilmente ai visitatori poco attenti e
rumorosi. Molto più spesso invece si possono
trovare le tracce del loro passaggio o
ascoltarne i suoni, e percepire così la loro
misteriosa presenza.
Tra i carnivori oggi
presenti, le specie più diffuse sono la volpe,
la donnola, il gatto selvatico, la martora. Tra
i roditori: l’istrice, il ghiro, il moscardino,
il quercino, il topo selvatico, l’arvicola del
Savi, lepri, conigli e ricci.
Dei grossi rapaci
restano: il capovaccaio, l’aquila del Bonelli,
l’aquila reale e il falco pellegrino e
l’avvoltoio.
Tra i rapaci notturni esistenti nel
parco ricordiamo: l’allocco, la civetta e
l’assiolo. Molti altri uccelli popolano questo
ambiente: merli, fringuelli, usignoli,
cardellini, cinciallegre, codibugnoli e
rampichini. Non vogliamo dimenticare, tra gli
abitanti delle scoscese pareti rocciose così
frequenti sulle Madonie, il passero solitario e
la coturnice.
La fauna si arricchisce ancora
della presenza di numerosi rettili e del
minuscolo cosmo di insetti, tra cui oggi si
annoverano almeno 30 specie endemiche. Di esse è
esempio significativo il Parnassio apollo, una
farfalla dai colori delicati che si trova
esclusivamente sulle quote più elevate delle
Madonie.
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