Il
Parco dell’Etna non offre unicamente la bellezza
del vulcano e delle sue spettacolari eruzioni,
ma anche una natura legata in modo profondo a un
territorio particolare e in continua
trasformazione. I visitatori si troveranno
immersi in un’atmosfera dove lo spettacolo
naturale offerto agli occhi dai paesaggi
indimenticabili di questi luoghi si accompagna
in modo indissolubile alla possibilità di
gustare i frutti di questa terra così come
nascono o sapientemente trasformati dalla
popolazione del luogo. Tutti gli itinerari
organizzati dall’ente parco sono concepiti in
modo che la figura dell’osservatore, del
contemplatore della natura si fonda con la
figura del saggiatore di sapori e di odori. Qui
i cibi fungono da mediatori tra l’ospite, il
vulcano e le sue popolazioni. Per coloro che
vogliono partecipare a una sagra ogni periodo
dell’anno è quello giusto. Non mancano occasioni
per esaltare in feste organizzate i tanti
prodotti di questi luoghi: dal vino alle
castagne, dal miele ai formaggi, dai salumi
all’ottimo olio etneo.
Uno degli itinerari enogastronomici più
semplici, ma proprio per questo facilmente
organizzabile in modo indipendente da qualsiasi
turista, prevede l’arrivo a Catania, città ricca
di bellezze artistiche, per poi visitare i paesi
etnei, tra cui un posto d’onore spetta
sicuramente a Castiglione di Sicilia, una delle
città del vino: nelle sue molte aziende vinicole
è possibile gustare e acquistare i vini Doc
della zona, siano essi bianchi, rosati e rossi,
già storicamente conosciuti e decantati da
Plinio. La strada del vino etneo passa
attraverso molte altre deliziose cittadine,
tutte da visitare, come Acireale, Aci Castello e
Aci Trezza, il borgo affacciato sul mare che
deve parte della sua fama al bel romanzo di
Giovanni Verga, “I Malavoglia”; e ancora Etna,
Taormina, celeberrimo luogo turistico e sede di
un importante festival del cinema, oltre,
naturalmente alla stessa Catania.
I
bianchi della zona sono di colore giallo
paglierino con leggeri riflessi dorati, profumo
delicato e sapore secco, fresco e armonico. I
rossi, dal colore rubino, che con
l'invecchiamento assume leggeri riflessi granato
o rosato, hanno un profumo vinoso, intenso e
caratteristico e il sapore secco, caldo, robusto
e pieno. Queste terre siciliane però non offrono
solo vini ottimi, ma anche una varietà di piatti
tipici della regione che prendono parte delle
loro peculiarità proprio alla vicinanza con il
vulcano più alto d’Europa, l’Etna appunto, che,
con le sue eruzioni, ha reso fertilissimo il
terreno e consentito coltivazioni di agrumi,
come limoni e arance, di impareggiabili colori e
sapori, nonché l’espansione degli ulivi che
danno vita a oli di riconosciute qualità
organolettiche, come ad esempio il Monti Iblei e
il Monte Etna.
Dal connubio dei frutti di questa terra così
generosa con i frutti di un mare ancora così
ricco nasce la cucina catanese. Gli antipasti,
molto semplici ma dai gusti forti, sono composti
da olive condite con peperoncini che
accompagnano ogni genere di ortaggi. Famose sono
le parmigiane di melanzane locali, ma da provare
sono anche le zucchine fritte e il “bastardu
affucatu”, un tortino di cavolfiore con le
immancabili olive e con formaggio e acciughe;
indimenticabili per chi li assaggia sono i
peperoni fritti o arrostiti imbottiti in ogni
modo, mentre un altro ortaggio onnipresente è il
carciofo. I primi piatti riflettono tradizioni
contadine, con paste condite con broccoli o
legumi, ma pregevoli sono anche le paste
insaporite con sughi di pesce. I secondi possono
essere scelti tra i vari formaggi (tra cui
gustosissime ricotte), zuppe di pesce, insalate
di gamberi e acciughe, salsicce accompagnate da
verdure padellate.
E
la fine di qualsiasi pranzo non è altro che
l’inizio di un altro viaggio nei colori e nei
gusti particolari, spesso agrodolci, dei dessert
siciliani. Le pasticcerie in Sicilia sono
istituzioni e scrigni della storia in cui le
opere d’arte sono le creme di pistacchi, la
pasta reale, i biscotti con datteri e fichi, i
babà all’uovo, gli schiumoni di gelato e,
naturalmente, la cassata siciliana. Citazione a
parte meritano le granite, disponibili in gusti
introvabili altrove (indimenticabile quella di
gelsi), che spesso finiscono dentro
profumatissime brioche appena sfornate. L’Etna è
una terra tutta da assaporare. Preparatevi a un
viaggio dove arricchirete la vista di nuove
tonalità di colori e dove il gusto conoscerà
nuovi possibili matrimoni tra le sfumature del
dolce e del salato.
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