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Itinerari e Luoghi da Scoprire |
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ITINERARIO NELLE NOVE PROVINCE
SICILIANE |
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Enna |
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Itinerari nella Provincia di Enna |
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La
provincia di Enna situata nel cuore della Sicilia non ha sbocco sul
mare. Dominata dai monti Erei a centro sud e dalle pendici meridionali
dei Nebrodi, che mitigano il clima caldo dell'estate, la provincia
ennese offre un paesaggio ricco di immense vallati verdi, di sterminati
campi di grano e di numerose aree di grande interesse naturalistico;
questo importante patrimonio è perfettamente custodito in alcune riserve
naturali.
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Un
castello nel castello. Così si presenta l'inespugnabile Castello di
Lombardia che a pianta pentagonale e torri quadrate, sorge sul monte che
sovrasta Enna. Una fortificazione regale interamente articolata in
cortili e muri interni che formano tre corti distinte, separate da cinte
difensive e dieci torri, assicurando così l'invalicabile difesa di ogni
sezione. Il perimetro della cinta misura 1.250 passi, mentre l'intero
complesso, per la vastità della superficie poteva offrire un comodo
ricovero per la popolazione locale e per la guarnigione. La porta
principale del castello si apre verso la città, una seconda porta si
apre nel muro di ponente, mentre una terza, "la porta falsa", si apre
verso mezzogiorno.
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Sorge
su una rupe dei monti Nebrodi crivellata da molte grotte la fortezza di
Sperlinga che deriva il suo nome dal termine latino spelunca, che
significa "antro naturale profondo e oscuro". Il castello di Sperlinga,
edificato intorno al 1082, sfrutta ed utilizza la roccia come piano
costruttivo. E' composto, infatti, sia da ambienti scavati all'interno
della rupe e caratterizzati da rustici pilastri in pietra, sia da
strutture architettoniche disposte sui suoi fianchi. I livelli del
castello sono molteplici: le stalle, le prigioni e le fucine dove erano
forgiate le armi si trovano nelle grotte scavate nella roccia. Pure
nella roccia, ma ad un livello inferiore, c'erano le grotte che
fungevano da granai. Della sua passata gloria rimangono una parte delle
antiche mura, la bifora considerata monumento nazionale, la sala di
rappresentanza del principe.
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L'appellativo
"Castelferrato" venne aggiunto a Gagliano nel 1862 poiché il paese è
dominato da un castello fortificato detto "di ferro"che sorge sulla
sommità di una rupe alta 650 metri, la Rocca, un masso enorme che
sovrasta il centro abitato. Il suo primo impianto risale presumibilmente
intorno all'XI sec. Il castello salì alla ribalta quando fu scelto da
Federico II per farne luogo di sereno riposo. Per questo motivo per un
periodo di oltre dieci anni il castello si trasformò in una residenza
sfarzosa e in luogo sicuro contro i pericoli delle congiure ordite
sempre più frequentemente dai nemici del colto e saggio monarca.
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 Fin
dal sorgere delle istituzioni dei Parchi Letterari italiani - da un'idea
di Stanislao Nievo (pronipote di Ippolito) e su proposta della relativa
Fondazione Ippolito Nievo - si pose come scopo primario di battezzare un
parco con il nome dello scrittore ennese Nino Savarese, perché la sua
attività di scrittore, drammaturgo, poeta e saggista è riconosciuta in
tutto il Paese e all'estero. Un'intenzione che va al di là della sua
qualificata figura, anche perché tanti luoghi - per non dire la maggior
parte - rientrano (a essere descritti nelle sue opere) nel percorso che
comprende il Parco Letterario. Luoghi dunque che sono stati fonti
primarie di ispirazione e scenario naturale della quasi totalità del suo
lavoro di scrittore. A ciò si aggiunga che soprattutto la civiltà
contadina, il mondo delle zolfare e quello degli artigiani dell'ennese
furono i protagonisti delle sue opere.
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