SicilyOnTour.com - Itinerari alla Scoperta della Sicilia

pixel
  SicilyOnTour.com Home Page Tutti gli Itinerari di SicilyOnTour.com Contattaci  

SicilyOnTour.com Italian Version of WebSite

SicilyOnTour.com English Version of WebSite

 
 

 

Content on this page requires a newer version of Adobe Flash Player.

Get Adobe Flash player

 
 
Home Page Castelli Medievali Parchi Letterari Arti e Tradizioni Riserve Naturali Parchi Archeologici Tutti gli Itinerari
 
 
Itinerari e Luoghi da Scoprire
  Itinerari nelle Province Siciliane
Agrigento Palermo
Caltanissetta Ragusa
Catania Siracusa
Enna Trapani
Messina
   Principali Itinerari Turistici Siciliani

Itinerario dei Castelli Medievali di Sicilia

Nati per difendere, oggi fortezze che conquistano con la loro bellezza...

Itinerario dei Parchi Letterari di Sicilia

La magia della Sicilia nelle pagine dei siciliani...

Itinerario delle Arti e Tradizioni Popolari

Scrigni preziosi per conservare profonde radici...

Itinerario Naturalistico, Parchi e Riserve

Là, dove gli Dei vivevano aggirandosi come uomini...

Itinerario Storico Archeologico

Qui la storia millenaria dell'isola sembra parlare direttamente...

Tutti gli Itinerari >>

SicilyOnTour.com Partnership

Prestiti Personali

Con Finatel fino a 50.000 €. Supertasso. Zero Spese. Esito Immediato.

Finanziamenti

Aliprestito ti finanzia subito fino a 75.000 €. Scopri Come!

Inserisci il tuo Link qui!

SICILIA
Home Page > Sicilia:
Informazioni Generali
Storia e Politica
Geografia e Clima
Flora e Fauna
Economia
Demografia
Cultura
Vita Sociale
Cucina
Sagre ed Eventi
I Vini Siciliani
   
:: Geografia e Clima

<<< segue

 

L'urbanesimo degli ultimi anni e la cementificazione di talune aree costiere (minore pero che in altre regioni del Mezzogiorno) ha tuttavia in parte alterato e reso più discontinuo soprattutto il paesaggio costiero. Le grandi pianure litoranee (Catania e Gela, specie la prima) hanno conosciuto sensibili mutamenti del paesaggio agrario (irrigazione).

 

Il Clima

Conca d'Oro - PalermoIl clima e mediterraneo, ma risponde solo in parte al mito che lo vorrebbe «dolcissimo», «mitissimo» e ovunque «favorevole». Se, infatti, la posizione geografico-astronomica dell'isola ha avallato in ogni tempo il concetto di mitezza del suo clima, tuttavia l'influenza del Mediterraneo si attenua fortemente sulle montagne e negli altopiani interni. D'altronde la persistenza di temperature relativamente elevate per un lungo periodo dell'anno contribuisce a rafforzare l'opinione di una Sicilia «calda», impressione acuita dalla grande luminosità estiva e dalla stessa scarsità estiva di nebulosità e di precipitazioni (media dei giorni sere-ni: 98 a Palermo, 125 a Catania per anno). Ma, in genere, nei mesi invernali piovosi e soprattutto da fine novembre a febbraio, l'inverno, pur breve, si avverte negativamente. Altro fattore che conferisce una certa asprezza al clima e la concentrazione delle precipitazioni in un solo periodo dell'anno (fine autunno, inverno e inizio primavera), che determina condizioni di semiaridita per almeno 2-3 mesi l'anno su quasi meta del territorio.

La temperatura media del mese più freddo (gennaio) e a Palermo e Messina intorno agli 11 °C, di 9,6 a Tindari, di 10,5 a Licata, di 10 a Lentini, di 11 a Sciacca e di quasi 12 a Cefalu; ma scende gia a 8,5 a Calatafimi, a 7,9 a San Giuseppe Iato (monti del Palermitano) a 6,6 a Lercara Friddi (660 m, Madonie), a 4,4 ad Enna (950 m) e a 1,8 a Floresta (alti Nebrodi) e sotto lo zero sull’Etna oltre i 1800 m. In Sicilia dunque esistono tre ambienti termici: i litorali, le aree interne e la cuspide montana di NE. Le medie di agosto segnano i 25,4 °C a Palermo, 26,2 a Cefalu, 24,1 a Lercara, 19,3 a Floresta. L'escursione termica annua a non grande distanza dalle coste e gia avvertibile. Le precipitazioni non sono scarse in assoluto, ma distribuite irregolarmente sia spazialmente sia nelle stagioni; inoltre gli scostamenti positivi e negativi dalla media possono essere rilevanti tra un anno e l'altro.

In genere si distinguono due stagioni, una piovosa (ottobre inoltrato-marzo, con punte massime tra fine novembre e gennaio) l'altra asciutta (aprile-settembre con giugno, luglio e agosto molto siccitosi). Anche in tal caso il rilievo ha la sua influenza, sicché le regioni più piovose risultano la cuspide montana di NE (Floresta, oltre 1300 mm annui di pioggia), ma pure i rilievi alle spalle della Conca d'Oro, l'area dei Sicani e le più rilevate aree degli Iblei e dell'Ennese; all'opposto, sotto i 500 mm annui sono le cimose litoranee dell'estremo S (Porto Palo a capo Passero, 380 mm) e dell'estremo O (Trapani sfiora i 500 mm); Palermo arriva a 700 e Messina oltrepassa i 900. L'indice di aridità, che deriva dal rapporto fra temperatura e precipitazioni, risulta oscillare tra 10 e 15 (semiaridità intensa) in cimose ristrette e nella calda piana di Catania, tra 15 e 20 (semiaridità) su gran parte del litorale e delle colline meridionali, mentre la maggior porzione dell'isola oscilla tra 20,1 e 30 (semiaridità estiva), e le aree montuose principali vanno da 30,1 a ben 60 (umidità) sull'Etna e gli alti Nebrodi. A ciò si aggiunge la presenza di un vento caldo, il cosiddetto «scirocco», che spira con periodicità irregolare, per tre-quattro giorni di seguito. E’ chiaro che senza un'irrigazione adeguata molte colture di pregio non possono prosperare, e che le risorse idriche (pur non scarsissime in assoluto) vanno ben utilizzate.

L'idrografia

GornalungaL'idrografia e piuttosto dispersiva e irregolare. La disposizione del rilievo fa si che lo spartiacque principale stia molto a ridosso del litorale tirrenico, sicchè i cor si d'acqua più lunghi e con il bacino d'alimentazione più ampio scendono verso lo Ionio (Simeto-Dittaino-Gornalunga, il maggiore, che attraversa la piana di Catania a S della città, lungo 113 km, con bacino di oltre 4300 km2; 1'Alcantara a ridosso delle falde occidentali e settentrionali dell'Etna) o il mar d'Africa (Salso o Imera meridionale, 111 km, e poi Platani, Sossio-Verdura, Gela, ecc). II versante tirrenico ospita brevi corsi d'acqua, alimentati pero talora da sorgenti calcaree (Iato, Eleutero, Imera settentrionale e il minuscolo fiume di Palermo, l'Oreto), i quali divengono vere e proprie fiumare, torrenti dall'ampio letto ghiaioso e secco in estate (ma con falde acquifere subalvee utilizzate per l'agrumicoltura) in corrispondenza dei Peloritani, a somiglianza delle più note fiumare calabresi.

La portata di questi corsi d'acqua oscilla moltissimo; più ricchi sono quelli del versante ionico. La relativa scarsezza delle disponibilita idriche della Sicilia e la necessita di soddisfare almeno in parte i fabbisogni urbani, agricoli e talora industriali hanno portato alla creazione di parecchi laghi artificiali. Tra i principali, il lago Pozzillo e l'Ogliastro (bacino del Simeto) che irrigano la piana di Catania; l'Arancio e il Trinita (litorale tra Mazara del Vallo e Sciacca), lo Scanzano sul fiume Eleutero per gli usi urbani di Palermo, il Comunelli a monte della piana di Gela. Le necessita idriche della S. sono tuttavia imponenti, specie lungo il litorale africano; gli acquedotti sono spesso antiquati. I laghi naturali sono pochissimi (Pergusa); spesso i bivieri, cioè stagni costieri, sono stati prosciugati in un recente passato. Pochi e splendidi gli esempi residui (p. es. Vendicari e Longarini, presso capo Passero).

 
 

Home Page | Partnership | Scambio Links | Contattaci | English Version | SEO-Map