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Lungo
questa mulattiera si trova una delle più belle
"tacche della neve", una grande fossa
rettangolare nella quale veniva conservata e
pressata la neve che nel periodo estivo veniva
poi portata con i muli nei centri etnei.
Proseguendo la salita e dopo avere incontrato la
colata del 1971, si raggiunge una pista
forestale ed il rifugio Paternò Castello.
Monti Sartorius
Il sentiero si sviluppa
sul versante Nord-Est del Parco lungo la strada
Mareneve e coniuga elementi geologici e botanici
di grande rilievo al confine tra i boschi e le
piante pioniere di alta quota: si va dalle
betulle alle ginestre per offrire poi ai
visitatori degli aspetti di eccezionale
interesse geologico nell'area "bottoniera" dei
Monti Sartorius (1865).
Piano dei Grilli
Percorrendo una strada
basolata che si trova a monte di Bronte e
attraversando un suggestivo tratto di lave
cordate (pahoehoe), si giunge all'inizio del
sentiero.
Il primo tratto ècaratterizzato dalla
presenza di ginestre a portamento arboreo
seguite da un bosco di lecci e roverelle.
La
vista spazia con ampie vedute del versante
Nord-Ovest dell'Etna punteggiato da conetti
vulcanici di varie epoche e affascinanti angoli
di natura ancora integri.
Cisternazza Monte
Spagnolo
L'itinerario,
che inizia in territorio di Randazzo, giunge
sino alla zona di Monte Spagnolo dove è presente
la più estesa faggeta dell'Etna.
Lungo il
percorso è possibile notare gli "hornitos" della
colata del 1981 che, pur se di brevissima durata
(solo sette giorni), causa della sua velocità e
fluidità minacciò da vicino il paese di Randazzo.
Piano Provenzana -
Monte Nero
Il
percorso sul versante Nord Est del vulcano si
snoda nelle zone immediatamente adiacenti Piano
Provenzana e consente di apprezzare la bellezza
della pineta e la forza prorompente di un
vecchio complesso eruttivo.
All'ingresso di Piano
Provenzana, si diparte sulla destra una
stradella che si addentra immediatamente
all'interno di un bosco di Pino laricio. Dopo 1,2
km si entra in un'ampia radura al margine della
quale si trova il rifugio di Monte Nero.
Poco
prima del rifugio si inizia a notare qualche
esemplare di faggio, e qualche rara Roverella.
Proseguendo oltre la radura, sempre su evidente
pista, si oltrepassa un canalone e si raggiunge
il margine del bosco, che a questo punto è
costituito in prevalenza da Faggi.
Monte Gallo - Galvarina
Il percorso sul
versante Sud Ovest dell'Etna consente una
piacevole risalita da 1500 a 1900 metri di
altezza lungo comode piste sterrate. Una
escursione da apprezzare soprattutto quando,
all'approssimarsi del tramonto, la luce scava ed
evidenzia i tormentati canaloni del versante
ovest.
Percorrendo la provinciale 92 Adrano -
Monte San Leo si incontra, una deviazione
segnalata per monte Intraleo.
Su comoda strada
carrozzabile, passando a fianco dell'omonima
Grotta Intraleo, non visibile però dalla strada,
si aggira prima la base di monte Intraleo
coperto da una folta pineta e ci si arresta
quindi in un ampio slargo (piano Fiera) posto
alla pendice orientale di monte Gallo.
Si
oltrepassa una sbarra forestale che impedisce l'accesso agli autoveicoli, si prosegue per breve
tratto e si volge a destra.
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