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Burò
Localizzato nel versante
settentrionale dell'Etna, in territorio di
Randazzo, il sentiero prende il nome dalla
vicina grotta di scorrimento lavico, denominata
Burò, caratterizzata dalla presenza di numerose
colonie di pipistrelli. Il percorso, che ha
inizio dall'area attrezzata posta nelle
vicinanze, si snoda per oltre due chilometri e
presenta un dislivello di 140 metri. Il
paesaggio è caratterizzato dalle opere di
trasformazione agraria come i terrazzamenti, le
trazzere, i muretti a secco, le "casudde" in
pietra e gli ovili, che rappresentano tipici
elementi della civiltà contadina sulle pendici
dell'Etna.
Gurrida
Il sentiero “Gurrida”,
inaugurato nella scorsa primavera, è localizzato
nel versante nord-ovest dell’Etna. Quest’area
costituisce un ambiente unico della
particolarissima morfologia delle lave, e
rappresenta un importante spartiacque tra il
torrente della Saracena da un lato, e il fiume
Alcantara dall’altro. Tra questi due corsi
d’acqua, il torrente Flascio che alimenta il
lago stagionale di contrada Gurrida. Il lago ha
carattere temporaneo in quanto si dissecca quasi
del tutto durante il periodo estivo ad eccezione
di un bacino artificiale realizzato a seguito di
lavori di bonifica. L’area, allo stato odierno,
è occupata in parte da vigneti e frutteti, il
resto è interessato da formazioni prative e da
vegetazione naturale igrofila e subigrofila.
Il vigneto costituisce un’autentica rarità in
quanto rappresenta l’unico esempio di vigneto
che per buona parte del periodo autunnale ed
invernale risulta completamente sommerso dalle
acque. Le particolari condizioni ambientali
fanno sì che i migratori in transito lungo la
rotta di svernamento ne approfittino per una
sosta prima di riprende il lungo viaggio che li
porterà nei caldi paesi africani.
Così in autunno arrivano le Anatre, le Folaghe,
gli Aironi cenerini e gli Aironi rossi si
fermano soprattutto lungo i canali di drenaggio
per catturare i pesci e gli anfibi di cui si
nutrono. L’inverno e la primavera sono le
stagioni nelle quali l’area si riempie
letteralmente di animali. Pavoncelle,
Beccaccini, Pivieri, Pettegole, Combattenti e Piovanelli, perlustrano senza sosta le aree
ricoperte da pochi centimetri di acqua mentre
stormi di anatre, tutte già in livrea nuziale
volano da una parte all’altra del pantano alla
ricerca di nuovi teneri germogli.
Percorrendo
questo sentiero “tutti” possono ammirare
immergersi in questo ambiente: all’inizio
percorrendo una passerella in legno di castagno
immersa nelle acque del lago stagionale, poi
sull’argine del bacino artificiale e,
dall’interno di due capanni appositamente
realizzati ed attrezzati, ammirare e fotografare
l’avifauna in parte descritta. Con questa
realizzazione il Parco dell’Etna è un Parco
naturalmente per tutti.
Piano dell'Acqua -
Monte Calanna
Il
sentiero è localizzato nel versante orientale
dell'Etna, a circa un chilometro da Piano
dell'Acqua. E' raggiungibile salendo
dall'abitato di Zafferana Etnea, seguendo le
indicazioni che conducono al fronte della colata
lavica 1991-93. L'aspetto prevalente è
costituito dagli imponenti ammassi lavici
dell'eruzione laterale, che consentono
all'escursionista di vivere un paesaggio
primordiale. Tra le lave dell'eruzione iniziata
il 14 dicembre 1991 e conclusasi il 30 marzo del
1993, ha inizio il percorso. Ai margini del
sentiero si notano ancora i segni del precedente
paesaggio vegetale, costellato in basso da
tipici frutteti, sostituiti in parte da piccoli
isolotti (dagale) a prevalenza di ginestre. Rare
le essenze arboree (esemplari di Roverella,
Leccio, Frassino).
Monte Nero degli
Zappini
E' il primo
Sentiero-Natura realizzato nel Parco. Inizia nei
pressi del Grande Albergo e offre una sintesi di
alcuni dei più interessanti ambienti naturali
della zona: campi lavici antichi e recenti,
hornitos, formazioni boschive naturali e
artificiali.
Monte Zoccolaro
Un ripido sentiero che
dà la possibilità di ammirare i punti più
importanti dell'evoluzione geologica del
vulcano. Seguendo una traccia in forte pendenza
e dopo avere attraversato dei meleti e
incontrato dei grandi faggi, si giunge in cima a
Monte Zoccolaro dove un panorama mozzafiato
consente di osservare la Valle Del Bove e il
percorso dell'ultima eruzione del 1991-93.
Pietracannone-Cubania
Il percorso
comincia dalle case di Pietracannone (m 1150)
sulla strada Mareneve e si inerpica lungo una "trazzera"
che conserva l'antico basolato lavico.
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