Zone e Parchi
Archeologici nella
Provincia di Catania
La città, pur avendo subito nel corso dei secoli
profondi sconvolgimenti, ha conservato le
testimonianze della sua storia più antica:
dall'acropoli greca agli splendidi monumenti
romani.
La continua rivalorizzazione del passato storico
isolano ha poi favorito e una maggiore
attenzione degli enti locali e una matura
sensibilizzazione da parte del pubblico nei
confronti di alcuni siti di enorme valore
storico.
ANFITEATRO
ROMANO - CATANIA
Nella
centrale Piazza Stesicoro, ad un livello
inferiore rispetto al piano stradale, sono
visibili cospicui resti dell'anfiteatro romano (
se ne possono osservare resti anche su via
Colosseo, piccola traversa di via Manzoni). Con
una circonferenza esterna di m 309 e la
circonferenza dell'area di m 192, esso può
annoverarsi fra i più grandi anfiteatri,
risultando inferiore solo all'anfiteatro Flavio
di Roma (Colosseo) e a quello di Verona. Secondo
i calcoli fatti dagli studiosi poteva contenere
ben 15.000 spettattori seduti. Rimangono
visibili il corridoio che separava l'anfiteatro
dalla collina retrostante, una parte delle
arcate esterne, alcuni grandi archi e volte con
funzione di sostegni delle gradinate e dei
corridoi interni. Della cavea, che aveva 14
gradini, rimane una porzione del settore
settentrionale dove è visibile anche parte del
podio nello spessore del quale sono le scalette
che immettevano ai posti del podio stesso ed al
portico esterno.
L'edificio fu realizzato in opus vittatum con
l'impiego di blocchetti di pietra lavica
disposti in serie orizzontali consolidate da
piani di posa in mattoni. I pilastri furono
costruiti in opus quadratum, gli archi che vi si
appoggiano in opus latericium (mattoni)
all'esterno ed in opus caementicium (pietre
miste a malta) all'interno. Ancora in situ è
possibile scorgere alcune lastre del
rivestimento marmoreo del podio.
Per la tecnica costruttiva, utilizzata
soprattutto nel periodo compreso fra l'età di
Adriano e quella degli Antonini, l'anfiteatro di
Catania viene generalmente datato alla seconda
metà del II sec. d. C.
Fu parzialmente coperto dalla lava del 251 d. C.
Nell'XI secolo fu utilizzato da Ruggero il
Normanno come cava di pietre per la costruzione
della cattedrale della città.
Maggiori Info: 095/7150508, Catania, piazza
Stesicoro.
FORO ROMANO -
CATANIA
A Sud di via Vittorio Emanuele e ad Ovest del
teatro, nel luogo in cui è oggi la piazza di S.
Pantaleo, è stato riconosciuto il sito
dell'antico foro romano e probabilmente anche
dell'agorà greca. In quest'area, infatti, ad una
profondità di circa 7 m sono stati rinvenuti i
resti di una piazza quadrata, a Sud della quale
era una fila di tabernae. Ad Est si affiancava
alla piazza un lungo corridoio in corrispondenza
del quale ad un livello più alto sono i resti di
un porticato, probabilmente soprastante ad un
criptoportico.
La tecnica adoperata nelle murature in opera
reticolata delle strutture superstiti permette
di attribuire l'impianto e la
monumentalizzazione dell'area di destinazione
pubblica ad età augustea. Altri resti da mettere
forse in relazione con il foro sono visibili
anche sotto l'ex convento di S. Agostino, ora
trasformato in edificio scolastico, a Nord di
via Vittorio Emanuele.
Da questa zona provengono le 32 colonne di
marmo, forse pertinenti ad una basilica,
riadoperate in piazza Mazzini; le colonne
riadoperate nella facciata della chiesa di S.
Agostino; un torso maschile databile alla prima
età imperiale attualmente esposto presso il
Museo Civico di Castello Ursino.
Sito: Catania, cortile San Pantaleone.
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