La
sua costruzione iniziò nel 1316 per volere del
conte Francesco I di Ventimiglia sui ruderi
dell'antico centro bizantino di Ypsigro, sito
sul colle S. Pietro; donde l'appellativo di
"Castello del buon aere", da cui deriva il nome
Castelbuono. Durante il XVII sec. furono
apportate radicali trasformazioni per esigenze
d'abilità, essendovisi trasferite alcune
famiglie dei Ventimiglia da Palermo. Il
castello, per la sua posizione geografica a
valle, non ebbe mai finalità strategiche.
Presenta caratteristiche arabo-normanno e sveve:
la forma a "cubo" richiama l'architettura araba,
le "torri quadrate", pur se incorporate a quelle
del prospetto, rispecchiano l'architettura
normanna come pure la merlatura, la "torre
cilindirca" esprime moduli d'architettura sveva.
Il palazzo si sviluppa su tre piani: il primo ad
uso della servitù con i servizi, il secondo per
i nobili con la sontuosa Cappella Palatina e il
terzo destinato alla corte e agli ospiti. La
Cappella Palatina fu realizzata nel 1683 dai
fratelli Giuseppe e Giacomo Serpotta con grande
profusione di marmi preziosi, stucchi, putti e
fregi che ricordano i momenti più fulgidi della
vita della grande casata.
Qui un'urna che fa da
piedistallo al mezzobusto scultoreo d'argento
della patrona di Castelbuono, custodisce le
reliquie di S.Anna. Non mancano i classici
sotterranei con le segrete ed una galleria che
conduce alla Chiesa di S. Francesco.
Diversi particolari del
Castello di Castelbuono
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(clicca sulle
foto per ingrandirle) |

Reliquia del teschio
di S.Anna
In quest'urna che si trova nella
Cappella Palatina, vi è custodita la
reliquia del teschio di S.Anna, Patrona
di Castelbuono; l'urna fa da piedistallo
al mezzo busto scultoreo d'argento della
Santa, opera del 1521. |
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Anno incarnati verbi
MCCCXVI Ind. XV Regnante gloriosissimo
domino nostro rege Friderico rege
Sicilie anno regni sul XXI. Nos
Franciscus comes Vintimili Yscle maioris
et Giracii dominus utriusque Petralie
incepimus hoc Costrum Belvidiri de
Ypsigro in Christi nomine edificare.
Traduzione in italiano. "L'anno
del Verbo Incarnato 1316, regnando il
gloriosissimo Federico (d'Aragona) re di
Sicilia, noi, Francesco conte di
Ventimiglia, d'Yscle maggiore e Geraci e
signore delle due Petralie, abbiamo
incominciato a edificare il Castello
Belvedere d'Ypsigro nel nome di Cristo"
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