
L'itinerario si snoda lungo
la fascia costiera ad ovest di Agrigento sulla
direttrice della strada statale 115
Agrigento-Trapani. Dal punto di vista
paesaggistico è possibile osservare
un'alternanza di coste basse e sabbiose e coste
alte con scogliere bianche, in particolare nelle
zone di Realmonte ed Eraclea Minoa. Dal punto di
vista archeologico la stazione più interessante
di tutto l'itinerario è Eraclea Minoa, fondata
agli inizi del VI sec. a.C.. L'antico
agglomerato urbano si stende su un piccolo
altipiano che cade a strapiombo sul mare. I
resti più affascinanti, oltre ai tratti delle
antiche mura, sono: il teatro, le abitazioni e
parte dell'antico tracciato viario. Raccolti in
un piccolo museo adiacente la zona
archeologica,importanti testimonianze dell'arte
greco-romana. Nei pressi si trova una larga
spiaggia con sabbia finissima e una folta
pineta. Continuando sulla direttrice della
statale 115 si arriva a Sciacca.
Sciacca è notevole per i
monumenti del periodo medioevale e barocco, in
particolare da ammirare il Duomo (XVII sec.), la
chiesa di S. Margherita (XIV sec,), i resti
notevoli del Castello dei Conti Luna (XIV sec.).
Inoltre è dotata di un'antica stazione termale
nota per le sue acque e stufe di alto valore
terapeutico. Sulla cima del Monte Kronio sorge
il famoso santuario di S. Calogero. Da visitare
alle pendici del Monte il castello incantato
creato dallo scultore Francesco Bentivegna. Sciacca è base di partenza
dell'itinerario n°l per le escursioni nelle zone
interne. Le principali località dell'interno
sono: Caltabellotta e Sambuca di Sicilia. Caltabellotta, quasi sulla
vetta di un monte che termina con tre
caratteristici pizzi, ad oltre 700 mt, di
altezza, vanta un patrimonio artistico e
monumentale di particolare interesse: resti di
un castello normanno, tombe sicane, la Chiesa
Madre (eretta dal conte Ruggiero). Da
Caltabellotta si gode uno dei più vasti panorami
della Sicilia.
Sambuca di Sicilia, di
origine araba, conserva i resti di un castello
edificato dall'emiro Zabut. Interessante il
complesso di vicoli saraceni. Sul vicino monte
Adranone a 900 mt. s.l.m. si trovano i resti di
una città fortezza del IV sec. a.C.. Nei pressi si apre il bacino
artificiale del Lago Arancio sul quale si
svolgono gare di sci nautico di livello
internazionale e canoa kayak. Tra le spiagge più
belle della zona Porto Palo e Lido Fiore,
attrezzate di camping, come lo sono pure le
spiagge di Sciacca (Foggia, Lido stazzone,
Molinella, S. Giorgio e Torre Macauda) ed
Eraclea Minoa. Seccagrande (Ribera), Siculiana,
Borgo Bonsignore, Bovo Marina, Lido Rossello e
Lido Azzurro (Porto Empedocle).
Da visitare nel territorio di
Realmonte un'interessante stazione archeologica
e precisamente gli avanzi di una Villa Romana,
il cui impianto risale al I sec. a.C. della
prima età imperiale. Infine la zona delle Acque
Calde sono acque termali affioranti nella
località cui danno il nome (un vallone naturale
a confine tra Montevago e Partanna ai lembi
della provincia di Agrigento). Sul posto è sorto
un complesso attrezzato con piscina, bar,
ristorante.
Realmonte
Realmonte
(dal latino Mons Realis) deve il suo nome al
nobile Giovanni Monreale che, nel 1650, acquistò
dal barone di Siculiana, don Giovanni Platamone,
il feudo di Mendola ed ottenne, nel 1680, la
licenza di popolarlo. Presto arrivarono coloni
dai feudi vicini e la piccola comunità cittadina
eresse la sua prima chiesa nella pianura di
Carricacina, dedicandola a Sant'Antonio. Negli
stessi anni vennero edificati il Castello e la
Corte del Signore del luogo. Ad un secolo dalla
sua fondazione, Realmonte contava già oltre 1500
abitanti. Il paese si sviluppò soprattutto verso
settentrione. Il luogo era fertile e
pianeggiante e la popolazione viveva soprattutto
di agricoltura. Nella seconda metà del secolo
scorso venne inaugurata la Chiesa Madre, sorta
in onore di San Domenico, che è oggi il patrono
di Realmonte. Negli ultimi anni, presso la
città, è stata aperta una miniera che produce,
oltre salgemma, anche sali polassici e carinite.
Ma è fiorita soprattutto una intensa attività
commerciale, legata al turismo, assai intenso
durante l'estate, poiché il litorale è tra i più
belli e suggestivi della Sicilia occidentale.
Nell'ultimo decennio, nella vicina Capo Russello
sono stati organizzati, da diversi comitati
scientifici, scavi archeologici che hanno
conosciuto notevole successo. Molti i ritrovamenti di
reperti (soprattutto arnesi da lavoro e di
caccia) preistorici. È stata, infine, portata
alla luce, da un'èquipe di archeologi
giapponesi, una parte della Villa Romana che
sorge in località "Punta Grande". Da visitare il
suggestivo promontorio di marna dove sorge la
"Scala dei Turchi", uno dei luoghi più ammirati
della costa sud-occidentale.
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